Panini Slow | Menù

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Menu panini

PANINI SLOW

Dalle 12.00 alle 16:00 | Pietralata Bar di Quartiere, via di Pietralata 146 Roma

✤ Pane integrale & Caciofiore della Campagna Romana logo-presidio-slow-food

Il Caciofiore è un formaggio fatto con latte crudo, intero, a caglio vegetale ottenuto dal fiore di carciofo o di cardo selvatico. Risale a una ricetta di Columella; l’uso del cardo selvatico al tempo dei romani era molto diffuso nella caseificazione. Oggi sono tre i produttori che ne assicurano la sopravvivenza.

✤ Pane bianco & Ventricina

Salume prodotto con carne fresca di suino, tagliata a punta di coltello a mano, insaccata e stagionata per 60/90 giorni. Viene poi condita con sale, pepe, semi di finocchietto e arancio selvatico.

✤ Baguette & Cefalo calamita del lago di Fondi

Le prime testimonianze scritte riguardo il legame tra il pesce Calamita e le acque salmastre del Lago di Fondi risalgono al 1811 e ancora oggi, per la sua carne bianca e tenera, è ampiamente utilizzato in numerose ricette locali nonchè pescato con il tradizionale «barchino», una barca di legno costruita localmente a mano, molto leggera e spostata solo con un remo.
✤ 
Panino vegano con broccoletti

Il prezzo dei panini è di 4 euro

Il menù si compone  interamente di prodotti di stagione legati al nostro territorio.

Il pane è preparato con Farina di Frumento biologico tipo 1 macinata a pietra da Molino azionato con acqua del fiume Cantaro, Rieti. Le materie prime provengono dal Mercato della Terra di Roma, un mercato di produttori e contadini coerenti con la filosofia Slow Food:

  • Azienda Agrituristica Acquaranda, Trevignano
  • Macelleria-Norcineria Rocchi, Olevano Romano
  • Azienda Agricola Biologica Augusto Spagnoli, Sabina
  • Azienda Agricola BIO di Leonessi Angelo, Montopoli in Sabina
  • Azienda Agricola Terra Nostra, Paliano  
  • La San Biagio Società Cooperativa dei Pescatori, Monte San Biagio

logo-presidio-slow-food I Presìdi Slow Food sostengono le piccole produzioni tradizionali che rischiano di scomparire, recuperano antichi mestieri, salvano dall’estinzione razze autoctone e varietà di ortaggi e frutta.

 

 

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