In occasione della mostra Amazônia di Sebastião Salgado, il MAXXI presenta il 18 gennaio (dalle 18 alle 19.30) il documentario ONE EARTH – Tutto è connesso, sul legame tra il sistema alimentare globale, la crisi climatica e le epidemie che stanno investendo il Pianeta.
In che modo il nostro sistema alimentare è connesso alla crisi climatica che stiamo vivendo? Quale ruolo e quali conseguenze hanno la produzione e il consumo del cibo che portiamo sulle nostre tavole? Perché il sistema alimentare rischia di portare alla fame miliardi di persone nei prossimi anni?
Queste sono alcune delle domande al centro del nuovo documentario di Francesco De Augustinis, ONE EARTH – Tutto è connesso (2021, 93’) che, dopo il SOLD OUT di novembre all’interno della Città dell’Altra Economia, il 18 gennaio sarà presentato a Roma al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, in collaborazione con Slow Food Roma e Slow Food Youth Network Roma.
Ambientato in Cina, Europa e Sud America, il film “ONE EARTH – Tutto è connesso” è un viaggio che racconta gli squilibri del nostro sistema alimentare mostrando una serie di fenomeni a catena: l’aumento esponenziale del consumo di carne in Asia, l’iper intensificazione degli allevamenti, la deforestazione tropicale, il crollo drammatico della biodiversità, la crisi alimentare, l’aumento delle epidemie, la crisi climatica.
Secondo una ricerca pubblicata su Science nel dicembre 2020, anche se fossimo in grado di azzerare di colpo tutte le emissioni di gas serra legate ai combustibili fossili, se non cambiamo radicalmente il nostro sistema alimentare, ad oggi responsabile di almeno il 30 per cento delle emissioni di gas serra, perderemo la battaglia contro il riscaldamento del Pianeta. “Il tempo è un fattore molto importante – afferma Michael Clark, autore dello studio – Avremmo dovuto innescare un cambiamento 20 anni fa, ma visto che non l’abbiamo fatto, dobbiamo iniziare oggi”.
Numeri sempre più impressionanti
Il racconto di “ONE EARTH – Tutto è connesso” parte proprio dai numeri impressionanti dell’aumento della produzione zootecnica su scala globale. Secondo stime conservative (basate su dati FAO), ad oggi vengono allevati nel mondo oltre 160 miliardi di animali ogni anno. Il numero anziché diminuire sta crescendo rapidamente, trainato in particolare da Paesi in via di sviluppo come Cina e India, dove l’aumento del reddito sta facendo lievitare anno dopo anno il consumo pro capite di carne e derivati di miliardi di persone.
Partendo dalla visita a uno dei più grandi allevamenti del mondo in Cina, “ONE EARTH – Tutto è connesso” indaga le conseguenze planetarie di questo aumento incontrollato della produzione zootecnica, tra cui la deforestazione, l’aumento costante della frequenza con cui insorgono nuove epidemie e la perdita di accesso al cibo per intere fette della popolazione mondiale.
“Parliamo ancora troppo poco del peso che ha la produzione alimentare nel determinare la crisi climatica che ci sta investendo tutti”, afferma Francesco De Augustinis, l’autore del documentario. “Questo film si basa su un lavoro di indagine durato due anni, per cercare di raccontare gli estremi di un’industria alimentare globalizzata. Il nostro scopo è portare l’attenzione su un argomento troppo a lungo trascurato”.
Dove e quando
La proiezione si terrà il 18 gennaio presso l’auditorium del MAXXI in via Guido Reni, Roma dalle 18 alle 19.30. L’ingresso è libero (fino a esaurimento posti, obbligo di Super Green Pass) ma è necessaria la prenotazione a questo link. Introducono l’autore Francesco De Augustinis, Giulia Catania di Slow Food e Anne Palopoli, curatrice MAXXI.