lunedì 29 febbraio, 7 e 14 marzo – ore 19,30
Costo soci 75 euro (è obbligatoria la tessera Slow food)
Questo secondo modulo è dedicato al Regno Unito; qui la centralità belga del lievito (che pur rimane importantissimo) lascia il posto alle materie prime, che nella terra di Albione così tanto hanno segnato la storia birraria, influenzando poi tutto il globo. Partiamo dal malto d’orzo, ne ripercorriamo la storia, poi parliamo di acqua, del suo fondamentale ruolo nello sviluppo degli stili classici e chiudiamo coi luppoli, guardando al passato, ma avendo una prospettiva attenta al futuro, per cercare di capire dove stanno andando le birre di Sua Maestà e in che modo i “nuovi” luppoli stiano modificando la scena birraria britannica.
Prima lezione: il malto
L’evoluzione della maltazione: dall’orzo tostato al malto pale, passando attraverso l’evoluzione delle famose porter londinesi, primo esempio di birra prodotta su scala industriale del mondo. In assaggio birre scure: dalle storiche porter, passando per le interpretazioni più moderne, senza trascurare stout e imperial stout.
Seconda lezione: l’acqua
L’importanza dell’acqua nella storia della birra: da quella calcarea di Londra (dove fioriscono le scure porter) a quella ricca di solfati di Burton (dove invece nascono le luppolate Pale Ale). In assaggio birre ambrate: dalle bitter alle india pale ale, sia nelle versioni più paradigmatiche, sia in quelle che strizzano l’occhio al futuro.
Terza lezione: il luppolo
Il luppolo e le ale: un legame imprescindibile, quasi un’equazione, eppure il luppolo è stata l’ultima materia prima a essere introdotta nella storia birraria britannica. In assaggio birre classiche (caratterizzate dalle varietà storiche anglosassoni) e nuove birre innovative, con particolare attenzione ai nuovi stili extra pale.
Info e prenotazioni al 320-8840778