Comunicato stampa
Covid-19: Consentire l’accesso agli orti domestici e di comunità, bene essenziale per il fabbisogno alimentare di tantissime persone
La proposta di Slow Food Lazio per rendere fruibili ai titolari degli orti la cura e raccolta delle loro produzioni alimentari.
Roma, 3 Aprile 2020 – “Considerare gli orti domestici e di comunità come luoghi dove i titolari si recano per necessità, ovvero per la cura dei terreni e la raccolta di prodotti fondamentali per l’approvvigionamento famigliare”. E’ quanto richiesto da Slow Food Lazio in rappresentanza dei numerosi soci e comunità, pur comprendendo l’importanza e la necessità delle misure restrittive decise dal Governo per la tutela della salute pubblica e per evitare il diffondersi del contagio del Covid-19.
“Stiamo ricevendo numerose richieste da parte di persone che vivono soprattutto nei piccoli centri dove a causa del perdurare delle misure stringenti – dichiara Luigi Pagliaro, portavoce di Slow Food Lazio – da una parte sono costretti all’immobilismo e quindi a rinunciare a beni di primissima necessità quali sono i prodotti derivanti dagli orti, che proprio in questi giorni stanno dando molti frutti che altrimenti deperirebbero, e al tempo stesso magari si trovano in situazioni di indigenza e quindi costretti a recarsi nelle sedi delle Amministrazioni comunali per richiedere i sussidi sociali indispensabili per la spesa quotidiana. Una contraddizione in termini che potrebbe essere superata, evitando gli assembramenti e rispettando così le norme vigenti, perché in fondo per tantissime persone il proprio orto equivale alla dispensa di casa. Confidiamo che le istituzioni preposte, alle quali ci rivolgiamo, possano recepire questa sollecitazione, così come già evidenziato da alcune organizzazioni, associazioni di categoria e sindaci”.
Per ulteriori informazioni: tel. 335.318537 – www.slowfood.it/lazio
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