La proposta è passata all’unanimità del Consiglio comunale segnando l’inizio di un percorso verso la politica del cibo della Capitale.
Dopo un anno e mezzo di attesa, la delibera sulla Food Policy per Roma è stata approvata ieri, 27 aprile, all’unanimità dell’Assemblea capitolina, gettando le basi per una nuova politica del cibo nella Capitale. Una proposta che nasce dal basso, partecipata e condivisa che guarda al futuro del sistema agroalimentare con una visione sistemica e inclusiva, voluta fortemente dal Consiglio del cibo cittadino, l’organo promotore della food policy del quale fanno parte oltre 50 associazioni del territorio romano.
La delibera, che porta le firme del Presidente M5S della commissione Ambiente Daniele Diaco e dell’assessore al Commercio Andrea Coia, indica il percorso per attivare una strategia efficace per la distribuzione e redistribuzione del cibo, per prevenire e contrastare lo spreco alimentare, per valorizzare l’agroecologia e il lavoro dei produttori locali, per fermare il consumo di suolo agricolo, per monitorare la filiera agroalimentare e le mense scolastiche. Il risultato ottenuto “virtualmente” nell’aula del Campidoglio segna un importante passo avanti in questo percorso: “Entro 60 giorni – ricorda Paolo Venezia, fiduciario di Slow Food Roma – ci sarà la costituzione di una consulta comunale incaricata di dinamizzare il percorso verso una Food policy orientata alla sostenibilità ambientale di cui Roma ha urgente bisogno. Solo così si potrà concretizzare una visione ecologica del cibo che sappia mettere a sistema produttori, mercati rionali, Gas, consumatori al fine di garantire a tutti l’acceso a un cibo giusto, sano e di qualità”.
Slow Food Roma