Pink Puffers
Tre sax, due trombe, due tromboni, tre tube e tre percussioni; schierati in due file, cavalleria esclusa, tutti compatti cominciano ad avanzare per conquistare la città e a marciare sopra a tutto e a spostarsi da una parte e dall’altra e a entrare dentro le case, e dentro i locali della città, nei club, nei centri sociali, nei vicoli e nelle piazze, sui ponti e sui palchi, per terra e per mare e dovunque sia impossibile andare e a ballare addosso alla gente a volumi sparati e vestiti e acconciati di rosa spinto e armonizzati in tonalità forti e proibite, appostati in posizioni scomode e strategiche. Il risultato è una vera e propria Marching Band che, dal 2006, si muove alla conquista di territori sempre più vasti in tutta Italia, Europa (Festival de Fanfares di Montpellier) e Stati Uniti (New York, Honk Festival di Boston), sulla scia della tradizione americana e delle storiche brass band statunitensi come la Young Blood Brass Band o la Dirty Dozen Brass Band, di cui hanno aperto il concerto al loro arrivo in Italia.
http://www.pinkpuffers.com/Pink/PinkPuffers.html#
Venerdì 10 giugno dalle ore 18,30
Ponentino Trio
Daniela De Angelis, Costantino Pucci e Cesare Oliva non faranno mancare le loro canzoni e poesie romane a Osteria Social Food.
I tre fanno parte del PONENTINO TRIO che nasce durante la “Festa de Noantri” 2004. Nel corso di questi anni ha preso parte a numerosi festival in Italia e all’estero. Ha partecipato a varie sagre e celebrazioni dell’agro romano e dei quartieri della città, riuscendo sempre ad incontrare l’entusiasmo e la partecipazione del pubblico. L’intenso e costante lavoro nelle strade di Trastevere e la presenza all’interno del mercato di Porta Portaese, ha garantito lo sviluppo di un repertorio sempre vivo della cultura romana.
Il repertorio è basato sulle poesie dei poeti tradizionali romani: G.G.Belli, Trilussa, C. Pascarella e da alcuni contemporanei come Remo Remotti e Marcello Gazzellini.
Oltre alle poesie i testi sono curati in modo da esaltare la radice della saggezza popolare attraverso i proverbi e modi di dire e da una ricerca sulla etimologia di alcuni termini in uso nella lingua romanesca attraverso i quali è reso a tutto tondo lo spirito scanzonato e goliardico degli abitanti della città dei Quiriti.
Sabato 11 giugno dalle ore 18,30
Sandro Joyeux
Ci farà assaporare qualcosa dall’album “Migrant” che nasce come conseguenza naturale della forte esperienza maturata dall’artista con il suo Antischiavitour, un tour di concerti che ha portato Sandro all’interno dei centri di accoglienza e degli insediamenti abbandonati dei migranti. Impegno sociale a sostegno dei migranti coniugato attraverso nuove canzoni e nuove sonorità per un live che resta un’iniezione di pura energia.
Sandro canta in francese, inglese, arabo e in diversi dialetti africani. È un interprete ironico e scanzonato, avvolgente e coinvolgente,è stata una delle sorprese del concertone del Primo Maggio 2015 a Piazza San Giovanni. Parigino di nascita (1978), giramondo per vocazione, la sua musica rappresenta un ponte tra l’Africa e l’Europa, non a caso è stato definito “griot bianco”. Ha percorso più di mezzo milione di chilometri con la chitarra sulle spalle per raccogliere tradizioni dialetti e suoni del Sud del mondo. Tante sono le collaborazioni con artisti importanti: è stato voce solista per l’opera “L’amore muove la Luna” di Eugenio Bennato andata in scena al teatro San Carlo di Napoli e con Toni Esposito ha partecipato alle edizioni 2012/13 di “Pino Daniele – Tutta n’ata storia” al Palapartenope di Napoli. Nel 2012 è uscito il suo primo disco “Sandro Joyeux”. Nel 2013 il videoclip del singolo “Kingston” sui bambini che vivono in condizioni di disagio nel mondo ha visto la collaborazione di Save The Children e di 25 bambini di tutte le etnie della Scuola Elementare Pisacane di Roma. Il video del suo singolo “Elmando” uscito nel Maggio 2015 gode del patrocinio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).
Domenica 12 giugno dalle ore 18,30
Saranno con noi nello spettacolare scenario de “L’Anfiteatro”
#osteriasocialfood
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