Dal Civil 7 alla Food Policy per Roma Capitale

Dal Civil 7 alla Food Policy per Roma Capitale
Si riunisce oggi a Roma il Civil 7: le Organizzazioni della Società Civile per la pace, il disarmo, la giustizia alimentare e climatica e la trasformazione dei sistemi alimentari

Con intere aree d’Europa e del Medio Oriente ancora sotto le bombe, mentre i governi non riescono a trovare vie d’uscita alle guerre che devastano i territori e provocano la morte di migliaia di civili, le Organizzazioni della Società Civile di decine di paesi del Nord e del Sud del Mondo – convocate da GCAP Italia, la Coalizione Contro la Povertà del
nostro Paese – si incontrano per ribadire che la ricerca di una pace duratura e il disarmo non possono essere messi in archivio.

Il Civil 7, uno degli engagement group ufficiali del processo politico del G7 e di cui Slow Food Roma fa parte, ha condiviso un documento di presa di posizione collettiva per sollecitare innanzitutto “ambienti sistemici, trasformativi e generativi nelle politiche internazionali attraverso il sistema multilaterale”. Si tratta di un appello al G7 sul ruolo che può svolgere per risolvere le crisi attuali e per cambiare l’agenda fermando il riarmo e puntando sullo sviluppo sostenibile. In un contesto di crisi interconnesse – conflitti, clima, fame – le organizzazioni parte del Civil 7 hanno chiesto al G7 di difendere i diritti umani e gli interessi comuni per costruire “un futuro pacifico, giusto e sicuro”.

Nei giorni scorsi si è lavorato intensamente per preparare l’incontro del Civil 7 che avrà luogo il 14 e 15 maggio presso la sede della FAO. Sarà l’occasione di dialogare con le istituzioni e tornare sul lavoro svolto dai gruppi di lavoro tematici del Civil 7, fra cui quello dedicato alla Giustizia alimentare e alla trasformazione dei sistemi alimentari al quale abbiamo portato il nostro contributo. Sono previste quattro sessioni: rilascio del C7 communiqué, interconnessioni e coerenza delle politiche per lo sviluppo, progresso nella riforma dell’architettura fiscale e finanziaria internazionale: sfide e priorità d’azione per il G7 e promozione della costruzione della pace.

Il Civil 7, che rappresenta le voci e le prospettive di più di 700 organizzazioni della società civile in circa 70 paesi, ha lavorato da mesi in gruppi di lavoro all’elaborazione di documenti di posizione e raccomandazioni su ciascuna delle sette tematiche affrontate:
1. Clima, trasformazione energetica e giustizia ambientale
2. Giustizia e trasformazione economica
3. Salute globale
4. Principi di assistenza umanitaria
5. Pace, sicurezza comune e disarmo nucleare
6. Mobilità umana e migrazione
7. Giustizia alimentare e trasformazione dei sistemi alimentari


Per quanto riguarda il tema “Food justice and food systems transformation”, il Civil 7 sta cercando di dare linee direttive al G7 mettendolo in guardia dall’attuale modello di agricoltura industriale, che pone una serie di gravi problemi in termini di perdita di biodiversità, consumo eccessivo di acqua, emissioni di gas serra e tant’altro. L’attenzione di questo gruppo di lavoro è proprio portata sulle sfide del sistema alimentare che sono nella morsa della speculazione finanziaria di grandi imprese. Il fenomeno della speculazione che porta ad aumenti ingiustificati dei prezzi dei prodotti alimentari e all’accaparramento delle terre ha esacerbato le disuguaglianze che colpiscono in particolare le donne nell’accesso alla terra o addirittura al credito, un problema sollevato dal Civil 7.

La crisi del sistema alimentare è sistemica, influenzata da fattori strutturali che pongono problemi di accesso al cibo e di diete sostenibili, che non fanno altro che aumentare le disuguaglianze e la povertà alimentare, con conseguente malnutrizione, fame, malattie legate all’obesità. In queste condizioni, va ripensato l’intero sistema alimentare dominato dall’industria a livello globale e locale. Il Civil 7 auspica un sistema in cui gli attori sociali – in primis le organizzazioni contadine e i popoli indigeni – siano maggiormente coinvolti nel processo decisionale, cosa che non avviene nel sistema attuale in cui gli interessi delle grandi imprese hanno la priorità. Oltre a una più equa ridistribuzione dei rapporti di potere e a un più ampio sostegno all’agricoltura contadina, il gruppo di lavoro punta sull’avvio di riforme politiche basate sull’agroecologia e sulla trasformazione dei sistemi alimentari a
favore di un approccio incentrato sui diritti umani, la tutela degli ecosistemi, la salute delle persone e il benessere animale.


Sono le stesse linee di intervento che Slow Food Roma si sta impegnando a promuovere all’interno dei Tavoli del Consiglio del Cibo di Roma Capitale per creare una Food policy e soprattutto un sistema alimentare sostenibile, attento ai diritti e rispettoso dell’ambiente.

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