E SE INVECE IL CIBO SI RACCONTASSE DA SOLO?

E SE INVECE IL CIBO SI RACCONTASSE DA SOLO?

“Dietro ai prodotti, al Mercato ci sono il cuore e le mani, le parole e i gesti di chi quei prodotti li ha fatti, allevati, cresciuti, preparati, confezionati. Sono gli artigiani che trasformano lo spazio di incontro della piazza, contenitore di altre cose e relazioni, in quel luogo di attrazione e scambio sempre diverso, ricco di colori e profumi”. Un racconto semplice ed essenziale. Proprio come piace al Mercato Centrale. Riprende la collaborazione con Slow Food Roma e stavolta ci portiamo i migliori interpreti e rappresentanti dell’essenzialità: i bambini. 

Educazione alimentare fatta delle cose essenziali, per crescere “buoni, puliti e giusti”. Perché “la bontà è elementare”. Proprio lo slogan di Mercato Centrale che si avvicina moltissimo alla filosofia slow, quella di tornare alla radice delle cose, di recuperare il pensiero originale, di imparare di nuovo ad apprezzare le little things della vita, quelle essenziali, appunto. 
 
Le grafiche di Mercato Centrale sono piene di scarabocchi. “La bontà è elementare. Questa è la nostra idea, semplice e forte. Non cancelliamo per negare, scarabocchiamo  perché ogni prodotto venga sentito per quello che è. Ogni scarabocchio è un segno distintivo e insieme un ritorno alle origini, agli elementi”, il modo giusto per parlare di  cibo, lasciarlo parlare attraverso chi lo produce. 
I bambini che incontrano i produttori e conoscono il cibo per quello che è. I bambini che scarabocchiano. 
Meglio di tutti!
 
Se vuoi portare la tua classe al Mercato Centrale scrivi a info@slowfoodroma.it

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