Ogni giorno la biodiversità perde pezzi: specie, habitat ed ecosistemi sono sotto pressione e rischiano di scomparire. In Italia, il 68% degli ecosistemi, il 30% delle specie vertebrati e il 25% delle specie animali marine sono in pericolo di estinzione. (Report Biodiversità Fragile Maneggiare
con cura WWF 2023). Il declino della biodiversità, di cui è responsabile l’essere umano, rende vulnerabili interi ecosistemi che garantiscono la vita sulla terra compromettendo il nostro pianeta.
In occasione del 22 maggio, giornata mondiale della biodiversità, torniamo sull’importanza di tutelare la biodiversità per coltivare il nostro benessere.
Ma cos’è la biodiversità? Quando si parla di biodiversità (parola introdotta dall’entomologo Edward O. Wilson nel 1986) ci si riferisce alla natura, alla vita stessa, alla diversità degli organismi, dai più piccoli ai più complessi, dai geni agli ecosistemi. La biodiversità è la garanzia del nostro benessere;
senza di essa, la natura tenderebbe all’estinzione, ed è proprio quello che sta accadendo. Oggi più che mai l’equilibrio ambientale è minacciato, mettendo a repentaglio la sostenibilità del nostro futuro.
Oltre il 75% del cibo destinato al consumo umano proviene da sole 12 specie vegetali e 5 specie animali; cifre allarmanti se si considerano le migliaia di specie esistenti sul pianeta. Il sistema di produzione globalizzato ha messo a dura prova la biodiversità circoscrivendo molte varietà coltivate
e creando una pressione selettiva che minaccia la conservazione degli organismi viventi e porta alla loro estinzione. Questa selezione basata su un numero limitato di specie animali e varietà vegetali geneticamente uniformi e altamente produttive, ha portato anche a una significativa riduzione della
qualità nutrizionale dei prodotti coltivati, dimostrando quanto sia forte il legame tra biodiversità e qualità.
La tendenza alla monocoltura del sistema agroalimentare industriale non ha quindi fatto altro che contribuire alla perdita di biodiversità, un’estinzione di specie provocata dall’essere umano e che è diventata mille volte superiore rispetto a quella delle epoche precedenti. Il problema è che quando un organismo scompare, scompare per sempre: è una perdita irreversibile di risorse essenziali per il nostro futuro che si accompagnata altrettanto dalla scomparsa del patrimonio culturale e delle tradizioni ad esse associate.
Tra le varie preoccupanti scomparse, non va minimizzata quella degli organismi più piccoli, gli impollinatori, che svolgono un ruolo cruciale nella salvaguardia della biodiversità e nel mantenimento dell’equilibrio ecologico. Percorrendo il tragitto da una pianta all’altra e impollinandole migliaia di volte ogni giorno, le api e altri impollinatori contribuiscono alla crescita di un’ampia varietà di piante. Ma non solo, le impollinatrici del benessere, le api, ci raccontano anche della salute del pianeta fornendo preziose informazioni sulla contaminazione ambientale da diverse molecole chimiche di origine antropica. Gli impollinatori sono minacciati dalla diffusione dei pesticidi, dalla crisi climatica, dal consumo di suolo e dalle monocolture, oltre che da malattie e parassiti e almeno una specie impollinatrice su dieci rischia di scomparire per sempre.
Proibire i pesticidi e le sostanze tossiche che costituiscono un pericolo per gli impollinatori e per la qualità dell’ambiente in generale e tutelare gli habitat naturali nei quali vivono significa salvaguardare la biodiversità.
Oltre a impedire l’uso di sostanze chimiche in agricoltura, Slow Food Roma sostiene la conservazione della diversità tutelando le molteplice forme di vita che compongono i nostri ecosistemi. I Presìdi Slow Food non solo valorizzano varietà locali e autoctone che altrimenti andrebbero estinti, ma puntano anche su metodi di lavorazione tradizionali.
In occasione di questa giornata, anche l’evento “Cannibali” del mese, di Slow Food Youth Network e in collaborazione con Terra!, sarà dedicato alla biodiversità. Insieme a Giorgio Pace di Piccola Bottega Merenda, a Tommaso Leonardi dei Contragri Flower Farm e a Vanshika Agrawal, redattrice
di Planted Journal, parleremo della tutela dell’ambiente, di un’agricoltura che degli ecosistemi si prende cura, che punta a recuperare e ripristinare la biodiversità sia fra le varietà coltivate che nell’ambiente in cui le coltivazioni sono inserite.
Riservatevi quindi la serata del 23 maggio dalle 19:00 alle 22:00 per esplorare il tema della biodiversità in modo divertente attraverso quiz, giochi, dibattiti, e apericena biodiverso con i prodotti di Piccola Bottega Merenda!
Ci vediamo il 23 maggio da La Redazione di Scomodo, Via Carlo Emanuele I 26, vi aspettiamo numerosi per il grande finale prima della pausa estiva!
Il pianeta vive se vive la biodiversità
di Roxane Escalettes