L’acqua è un elemento fondamentale per l’umanità: né l’ecosistema né l’individuo possono farne a meno. Oltre il 70% della superficie terrestre, nonché il nostro corpo, è composto da acqua e un essere umano non può sopravvivere senza di essa per più di sette giorni. Per riprendere le parole di Vandana Shiva, l’acqua rappresenta “la matrice della cultura, la base della vita”, il punto di partenza per lo sviluppo e il mantenimento dell’umanità. In quanto componente essenziale della nostra esistenza, l’acqua assume quindi un valore immenso. Per questo motivo, nel 2010, un vero e proprio diritto fondamentale all’acqua è stato affermato in sede globale dalle Nazioni Unite, inteso come beneficio all’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici. L’acqua è allora stata definita precondizione alla realizzazione anche dei più elementari diritti umani.
In questo contesto, la Giornata Mondiale per l’Acqua istituita dalle Nazioni Unite ribadisce l’importanza delle risorse di acqua dolce e delle azioni per garantirne una gestione sostenibile. Questa giornata, è in linea e sostiene l’obiettivo 6 dell’Agenda 2030 “Acqua pulita e servizi igienico-sanitari”, che è una conseguenza del riconoscimento del diritto all’acqua e che mira a garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitari.
Per il 2024, la Giornata Mondiale dell’acqua è rivolta a mettere in luce i benefici della gestione delle risorse nel condurre alla pace ma anche a individuare strumenti che favoriscano la cooperazione e la prevenzione dei litigi. In occasione di questa giornata, sarà pubblicato il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2024 intitolato “Water for Prosperity and Peace”. Il rapporto di quest’anno si concentra infatti su come lo sviluppo di un approccio equo all’acqua possa promuovere pace e prosperità. D’altro canto, il rapporto sottolinea come povertà, disuguaglianze, tensioni sociali e conflitti possano trasformare la questione dell’acqua in un vero problema di insicurezza (ONU 2024).
L’acqua è una risorsa rara e esauribile: solo il 2,5% dell’acqua del pianeta è acqua dolce e negli ultimi 300 anni, oltre l’85% delle zone umide del mondo sono scomparse (ONU 2022). In un mondo in cui la pressione sulle risorse idriche è al suo apice, interessarci alle problematiche dell’acqua appare più urgente che mai. Le preoccupazioni che circondano la questione dell’acqua sono numerose: scarsità, fenomeni estremi dovuti al cambiamento climatico (inondazioni, innalzamento del livello del mare), disuguaglianze nell’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici, conflitti per la gestione dell’acqua… e non sorprende che sia diventato un tema di insicurezza umana.
L’assenza di pace è direttamente collegato alla questione dell’acqua e del cibo in generale: i suoi primi effetti sono la sete e la fame, poiché le persone non hanno un accesso adeguato all’acqua e al cibo. Puntando su misure per favorire un accesso equo alle risorse idriche, la pace ha tutte le possibilità di fiorire attraverso il settore idrico. L’acqua può essere un vero strumento diplomatico per unire e superare le rivalità, incoraggiare la cooperazione e incentivare la pace.
Slow Food Roma ha capito l’importanza del cibo (compresa l’acqua) inteso come strumento di cambiamento culturale e politico. Attraverso le sue attività, Slow Food Roma cerca di stabilire una cultura della giustizia e dell’equità e di stimolare il dialogo, lo scambio e l’incontro, che sono i presupposti per un clima di pace. Il Festival Multi ne è l’esempio; dopo una prima edizione che ci ha portato in viaggio alla scoperta delle culture e delle cotture che ci uniscono, ci stiamo dirigendo verso Multi 2, che si terrà nel settembre 2024, un momento per condividere le proprie radici attraverso cibo autentico e cultura.
Il cibo è un ponte per la pace, solo insieme possiamo coltivare un futuro migliore.
Di Roxane Escalettes