Non E’ Acqua Passata!

Non E’ Acqua Passata!

Il 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 e che a distanza di 30 anni risulta una vera e propria URGENZA. Ormai è impellente il bisogno di focalizzare l’attenzione di noi tutti, cittadini e istituzioni, sul legame tra acqua e cambiamenti climatici. 

L’obiettivo della giornata è sensibilizzare Istituzioni mondiali e opinione pubblica sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti virtuosi volti a contrastare il cambiamento climatico, che sottopone l’area mediterranea a una situazione di continuo stress idrico. Questo ci obbliga a una riflessione inevitabile sull’intera filiera agroalimentare, sul risparmio delle risorse idriche, l’uso di tecniche di irrigazione a basso impatto ambientale e l’adozione di buone pratiche per favorire un’agricoltura più resiliente e sostenibile.

Slow Food Roma fa la sua parte, attraverso la promozione di pratiche colturali attente all’ambiente, come quelle che vengono portare avanti nei disciplinari di base dei Presidi, e coinvolge i produttori nella battaglia e nelle azioni di sensibilizzazione per un diritto universale. Il Mercato della Terra ne è una dimostrazione. 

Quest’anno, in occasione della 31 a Giornata internazionale dell’Acqua, l’Istat ha pubblicato un focus tematico sul tema: i dati
restituiscono una fotografia spesso fragile del fenomeno idrico del nostro Paese, con il prelievo di acqua per uso potabile, che con 9,2 miliardi di metri cubi si mantiene il più alto in Europa; le perdite idriche in distribuzione raggiungono una quota del 42,2% dell’acqua immessa in rete. La gestione del servizio idrico, la distribuzione dell’acqua agli utenti finali, le misure di razionamento nell’erogazione, i servizi pubblici di fognatura e depurazione, l’estrazione di acque minerali a fini di produzione, la fiducia delle famiglie nei servizi idrici e nella qualità dell’acqua di rubinetto sono tutti aspetti che appaiono a dir poco migliorabili.
Alcuni di questi temi sono stati parte integrante del Manifesto della battaglia che dal 2011 ha visto la partecipazione di Slow Food Roma, quella del Forum dell’acqua bene comune. Undici anni fa, con il quorum del 54% e il 94% dei sì, 27 milioni di italiani votarono per la gestione pubblica del servizio idrico. L’Italia è stato l’unico paese in Europa a tenere un referendum sull’acqua, ma ancora non abbiamo ancora una legge che tuteli, governi e gestisca le acque secondo quanto espresso dalla volontà popolare nel giugno 2011. 
 
Dopo 12 anni di stasi totale sul tema, cosa è rimasto di quella battaglia? A queste e altre domande bisogna dare una risposta che sia fatta di atti concreti, che sbrini le coscienze dei più e che vada verso una direzione che contempli il benessere umano e del Pianeta.

Con il surriscaldamento della terra, l’acqua diventa sempre più scarsa e sempre meno accessibile, tanto che ben otto milioni all’anno di persone muoiono per questo. E’ inaccettabile che venga considerata un bene di lusso anziché bene di prima necessità e perciò accessibile a TUTTI, e invece viene quotata come se fosse una merce!

Ora come non mai c’è bisogno di un servizio idrico integrato e gestito con strumenti di democrazia partecipata per ottemperare a un’esigenza che si è fatta urgenza. Facciamo tutti la nostra parte per un Mondo migliore! 
 
Prosit, con l’acqua però!
 
di Stefanina Sgambati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *