Il 3 dicembre 2022 è stata per noi di Slow Food Roma una data indimenticabile: sono venuti gli amici, sono venuti i compagni di viaggio, quelli che camminano con noi verso un futuro migliore, quelli che hanno idee e realizzano pratiche per cambiare il mondo, per cambiare la Città di Roma.
Mauro Secondi ci ha illuminato sui nessi tra “il raviolo e la decrescita felice”: il cibo di qualità non può e non deve essere “elitario: vogliamo essere rivoluzionari – ha chiesto Mauro – o stiamo fermi nel nostro giardino? Bisogna uscire dai propri territori, non essere riserve, ma diventare valagna”. La decresita felice all’interno del ‘raviolo’ – che “nasce da un’eccedenza di prodotto, quindi determina un altro modo di nutrirsi, di recupero, di creatività – serve a creare informazione e consapevolezza”. E Alberto Campailla di Nonna Roma ha rafforzato il concetto: abbiamo continuato con lui a ragionare su come contrastare la povertà alimentare e del progetto comune di Emporio solidale all’Esquilino. L’obiettivo è tenere insieme qualità e quantità, il cibo di qualità non deve essere solo per ricchi, ma deve essere per tutti, una prospettiva che vogliamo concretizzare insieme: un cibo buono pulito e giusto per tutti e tutte.