“E’ stato un piacere passare una giornata insieme a queste persone, un’occasione di conoscere culture ed esperienze diverse e tra l’altro un’aula perfetta, dovrebbero essere tutti così: educati, puntuali e pronti a intervenire, interessati. È stato veramente molto bello il riscontro che ho sentito“. Emanuela Daros, tecnologa alimentare e professionista di security alimentare, decennale amica di Slow Food, ha donato per un giorno il suo know-how a chi ha bisogno di imparare per lavorare.
Slow Food Roma in collaborazione con Spin Time Labs ha organizzato – grazie al contributo gratuito di Emanuela – un corso di HACCP (il sistema di controllo alimentare, che ha come obiettivo la garanzia della sicurezza igienica e della commestibilità), al quale hanno partecipato 15 persone in condizioni di marginalità. Il corso ha permesso loro di ottenere la certificazione riconosciuta dalla Regione Lazio che può dare una possibilità concreta a chi ne ha più bisogno, formando operatori impiegati nella manipolazione degli alimenti nel settore della somministrazione eno-gastronomica.
Si parla tanto di sostenibilità nell’agroalimentare, ma spesso sfugge che è un concetto da traslare anche alla dignità dell’essere umano che si coniuga, come la nostra Costituzione afferma, nel lavoro. Un Mondo buono, pulito e giusto per tutti è un Mondo in cui Tutti hanno cibo di qualità e pari opportunità: Slow Food Roma si prodiga per questo, sostenuta da SpinTime Labs, affinché il lato umano delle cose non svanisca in questo mondo frenetico.
“Questo corso – racconta Emanuela – è stato il continuamento di un percorso iniziato con Slow Food Roma qualche anno fa, con un progetto dedicato alle mamme migranti; il corso HACCP era parte integrante della didattica. E’ stato bello estendere questa opportunità ad altre persone e sono convinta che questa sia un’attività che si può ripetere in futuro. Una bella esperienza sono contenta e soprattutto sono convinta che possa essere utile, grazie a Slow Food Roma e SpinTime possiamo dare un nostro piccolo contributo che può essere un grande aiuto”.
“Per me – continua Emanuela – il valore aggiunto è sicuramente avere l’opportunità di conoscere persone di una diversa cultura e che magari non avrei occasione di incontrare nel quotidiano, fare nuove amicizie ed entrare in un circuito di iniziative dedicate a culture e cucine diverse. E’ sempre una grandissima opportunità di conoscenza. Spero di essere riuscita a trasmettere loro la consapevolezza dell’importanza delle buone pratiche igieniche nel gestire gli alimenti, non solo per se stessi, ma nell’ambito lavorativo in cui possono trovare spazio perché avere questa competenza gli potrebbe aprire strade che magari non si sarebbero aperte“.
E’ questo il senso intimo di fare formazione a titolo gratuito: aiutare chi, o per ristrettezze economiche o causa di pregiudizio, non riesce a trovare spazio nel mondo del lavoro. Continuiamo a seminare atti piccoli e concreti per cambiare una condizione, una Città, il Mondo. Partendo dal piccolo, si possono fare grandi cose: un Mondo migliore è possibile se tutti fanno la propria parte!
di Stefanina Sgambati